domenica 14 agosto 2011

Gustini secchi della Sicca

Avete presente quei barattoli di plastica che spesso ammuffiscono nei nostri armadietti della cucina contenenti aromi vari, erbe di Provenza, condimenti per arrosto e simili? Anche appena comprati hanno profumi strani, spesso odorano di vecchio. Perché allora non farseli da sé, sia perché saranno più freschi, sia perché potremo dosare il mix di aromi che più ci aggrada.

Sia che disponiate di un giardinetto, sia che viviate in appartamento, nei nostri mercati a primavera-estate è facile trovare per pochi euro vasetti con i principali gusti: rosmarino, origano, maggiorana, santoreggia, basilico, salvia, timo, alloro.  Inoltre a volte si trovano gusti più strani e da utilizzare con cautela tipo issopo, cerfoglio, elicrisio, dragoncello, ruta, erba di S.Pietro, lavanda, etc.
Durante una passeggiate in campagna o montagna è facile trovare erbe da raccogliere e far seccare. Ad esempio il timo di montagna della foto (annusatelo per cogliere il caratteristico odore di timo, e lasciate invece la varietà che ha identico aspetto ma profumo di limone).
Attenzione! Molte piante selvatiche possono essere tossiche e anche mortali. Quindi raccogliete solo quelle che conoscete con sicurezza.
Fate seccare le erbe sopra sacchetti di carta da pane posti all'ombra e in luogo secco e arieggiato.

Per tritare le erbe vi consiglio un vecchio macinino di quelli di legno con il cassetto. Se ne possono ancora trovare nei mercatini di oggetti usati e valgono la spesa essendo molto migliori degli analoghi moderni o di quelli elettrici.

Ora avete la vostra polverina magica per insaporire con delicatezza piatti di ogni genere.



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